Nuova Riveduta:

Matteo 27:6

Ma i capi dei sacerdoti, presi quei sicli, dissero: «Non è lecito metterli nel tesoro delle offerte, perché sono prezzo di sangue».

C.E.I.:

Matteo 27:6

Ma i sommi sacerdoti, raccolto quel denaro, dissero: «Non è lecito metterlo nel tesoro, perché è prezzo di sangue».

Nuova Diodati:

Matteo 27:6

Ma i capi dei sacerdoti presero quei denari e dissero: «Non è lecito metterli nel tesoro del tempio, perché è prezzo di sangue».

Riveduta 2020:

Matteo 27:6

Ma i capi sacerdoti, presi quei sicli, dissero: “Non è lecito metterli nel tesoro delle offerte, perché sono prezzo di sangue”.

La Parola è Vita:

Matteo 27:6

I capi sacerdoti raccolsero le monete e dissero: «Non possiamo metterle tra le offerte, perché è contro la legge accettare denaro pagato per un assassinio».

La Parola è Vita
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Riveduta:

Matteo 27:6

Ma i capi sacerdoti, presi quei sicli, dissero: Non è lecito metterli nel tesoro delle offerte, perché son prezzo di sangue.

Ricciotti:

Matteo 27:6

Ma i principi dei Sacerdoti, raccolte le monete d'argento, dissero: «Non è lecito metterle nel tesoro del tempio, perchè sono prezzo di sangue».

Tintori:

Matteo 27:6

Ma i principi dei sacerdoti, raccolte le monete d'argento, dissero: Non è lecito metterle nel tesoro del tempio, perchè son prezzo di sangue.

Martini:

Matteo 27:6

Ma i principi de' sacerdoti, raccolte le monete d'argento, dissero: Non è lecito di metterle nel tesoro; perché sono prezzo di sangue.

Diodati:

Matteo 27:6

E i principali sacerdoti presero quei denari, e dissero: Ei non è lecito di metterli nel tesoro del tempio; poichè sono prezzo di sangue.

Commentario abbreviato:

Matteo 27:6

Capitolo 27

Cristo consegnato a Pilato, La disperazione di Giuda Mt 27:1-10

Cristo davanti a Pilato Mt 27:11-25

Barabba rilasciato, Cristo deriso Mt 27:26-30

Cristo condotto alla crocifissione Mt 27:31-34

È crocifisso Mt 27:35-44

La morte di Cristo Mt 27:45-50

Eventi della crocifissione Mt 27:51-56

La sepoltura di Cristo Mt 27:57-61

Il sepolcro assicurato Mt 27:62-66

Versetti 1-10

Gli uomini malvagi vedono poco le conseguenze dei loro crimini quando li commettono, ma devono rispondere di tutti. Giuda riconobbe nel modo più completo ai capi dei sacerdoti di aver peccato e di aver tradito un innocente. Questa era una piena testimonianza del carattere di Cristo; ma i capi erano induriti. Gettato il denaro, Giuda se ne andò e si impiccò, non potendo sopportare il terrore dell'ira divina e l'angoscia della disperazione. Non c'è dubbio che la morte di Giuda precedette quella del nostro Signore benedetto. Ma non era nulla per loro il fatto di aver avuto sete di questo sangue, di aver assunto Giuda per tradirlo e di aver condannato a spargerlo ingiustamente? Così gli stolti si fanno beffe del peccato. Così molti si fanno beffe di Cristo crocifisso. Ed è un esempio comune dell'inganno del nostro cuore, quello di far luce sul proprio peccato soffermandosi sui peccati degli altri. Ma il giudizio di Dio è secondo verità. Molti applicano questo passo dell'acquisto del pezzo di terra, con il denaro che Giuda riportò, per indicare il favore che il sangue di Cristo intendeva fare agli stranieri e ai peccatori dei Gentili. Si adempì una profezia, Zac 11:12. Giuda si avvicinò molto al pentimento, ma non alla salvezza. Confessò, ma non a Dio; non andò da lui a dire: "Ho peccato, Padre, contro il cielo". Nessuno si accontenti di convinzioni così parziali come quelle che un uomo può avere, rimanendo tuttavia pieno di orgoglio, inimicizia e ribellione.

Riferimenti incrociati:

Matteo 27:6

Mat 23:24; Lu 6:7-9; Giov 18:28
De 23:18; Is 61:8

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